Giovedì 14 giugno, ore 16-17:30
L’etnonimo è un nome che indica l’appartenenza a un gruppo etnico. Esso può nascere o venire utilizzato dalla stessa comunità alla quale si riferisce, in qual caso è detto endoetnonimo, oppure essere attribuito alla comunità in questione da altri ed è per questo definito esoetnonimo. Il passo delle Istituzioni di Giustiniano (II, 7, 3) «i nomi sono conseguenti alle cose», reso noto dalla citazione che ne fa Dante (Vita Nuova XIII, 4), serve come spunto per indagare significati e funzioni dei nomi dei popoli. Ogni etnonimo contiene infatti una pletora di significati i quali vanno oltre la semplice identificazione di un individuo o gruppo come appartenente al più ampio insieme di “Franchi”, “Goti” o “Sassoni”. Gli etnonimi possono alludere ad alcune caratteristiche del gruppo etnico in questione, come la posizione geografica, la lingua, lo stile di vita o le usanze alimentari. In altre parole, essi possono essere caricati di una dimensione affettiva che coinvolge l’autore e il lettore. Nel caso di etnonimi con un’antica tradizione letteraria o biblica, come Sciti o Caldei, essi, facendo appello all’autorità dei testi classici e cristiani, evocano nelle mente dei lettori le popolari storie ad essi collegati. Gli etnonimi svolgono quindi un ruolo importante nella costruzione e diffusione di una retorica etnica. Inoltre, in quanto strumenti della creazione di un senso di appartenenza, essi sono utilizzati anche al fine di supportare una determinata agenda politica: dapprima l’ideologia del tardo impero romano, poi il messaggio politico dei regni post-romani. Sulla scorta di alcuni testi, che datano dal IV fino al X secolo, scritti sia nel Mediterraneo occidentale che in quello orientale, in latino e in greco, i relatori affronteranno lo studio degli etnonimi in quanto strumenti concettuali, che sono stati utilizzati per adattare, modellare o affermare particolari idee di comunità e specifici progetti politici. Il presente panel ha lo scopo di fare nuova luce sul modo in cui gli etnonimi funzionarono all’interno delle strategie cognitive degli autori medievali. Infine, si sottolineerà l’importanza degli etnonimi nella costruzione del concetto di Sé e del concetto dell’Altro.
Coordinatore: Salvatore Liccardo
Relazioni:
Salvatore Liccardo, Catalogare l’Altro: liste di etnonimi barbarici fra retorica e geografia tardo antica
Jakob Ecker, Attribuire un nome, attribuire una storia: sull’uso degli etnonimi in Procopio
Patrick Marschner, Nomen est adimpletio. Il significato tipologico degli etnonimi nella storiografia post-visigota
Discussant: David Natal