Venerdì 15 giugno, ore 11-12:30
Lo studio, già avviato da alcuni mesi da un gruppo di lavoro coordinato da Bruno Figliuolo e condotto su di un ampio ventaglio della documentazione veneziana superstite del periodo di interesse, si propone di analizzare la struttura dell’economia della città lagunare (un tema storiograficamente non affrontato nel suo complesso e analiticamente da decenni, vale a dire dai tempi di Lane, Cessi e Luzzatto), a partire dalla produzione per giungere alla distribuzione interna e infine al commercio internazionale, provando anche a misurare il peso che le varie rotte percorse dalle imbarcazioni della Serenissima avevano sia nell’economia locale sia nel quadro di quella internazionale. Interessante, crediamo, sarà delimitare lo spazio urbano veneziano, che si estende in realtà da Portogruaro a Ravenna; metterlo in rapporto con i mercati intermedi che su Venezia gravitavano (tutti i centri urbani e di mercato fino a Milano almeno verso est, a Bologna a sud e al Tirolo a nord) e analizzarne infine quel meccanismo economico e commerciale che giunge a coinvolgere i più lontani scali dell’economia mondo, da Alessandria a Tunisi a Bruges e a unirli entro un’unica rete.
Coordinatore: Bruno Figliuolo
Relazioni:
Elisabetta Scarton e Francesca Pucci Donati, La costruzione di un’egemonia economica mediterranea: il commercio veneziano nel XIII e XIV secolo
Giulia Spallacci, Venezia e le Marche nel basso Medioevo: aspetti politici ed economici di un rapporto complesso
Nicolò Villanti, Relazioni commerciali tra Venezia e Ragusa, 1300-1415
Discussant: Bruno Figliuolo