Con Armando Petrucci (Roma, 1° maggio 1932 – Pisa, 23 aprile 2018) scompare un grande medievista, che come pochissimi altri ha saputo riversare le sue raffinate conoscenze specialistiche di paleografia latina e diplomatica in una storia della cultura di grande respiro, aperta alle diverse modalità dello “scrivere” (il libro, l’epistolografia, le scritture esposte), in costante dialogo con tutte le altre discipline, non solo storiche e letterarie.
Laureatosi in Lettere a Roma “La Sapienza” nel 1955, è stato archivista di Stato e conservatore dei manoscritti alla Biblioteca dell’Accademia nazionale dei Lincei. Ha poi insegnato alla Scuola speciale per archivisti e bibliotecari dell’Università di Roma, all’Università di Salerno, alla Scuola Normale Superiore di Pisa e in prestigiose università statunitensi e francesi. Ha diretto le riviste “Scrittura e civiltà” e “Alfabetismo e cultura scritta” ed è stato membro dell’Académie Royale de Belgique. Ha pubblicato opere che hanno avuto vasta risonanza internazionale dedicate alla storia della scrittura e del libro, alla storia dell’alfabetismo, alla storia delle biblioteche e dell’erudizione.
Ricordo di Christiane Klapisch-Zuber (1936-2024)
<http://www.rmoa.unina.it/7018/> per la bibliografia degli scritti. Nata in Alsazia, a Mulhouse (Haut-Rhin), il 30 novembre 1936, Christiane Klapisch-Zuber è morta a Parigi il 29 novembre