Venerdì 15 giugno, ore 11-12:30
Il panel di seguito proposto si colloca all’interno del tema generale “Costruire il consenso. Modelli, pratiche e linguaggi”, del quale si occuperanno anche i panel coordinati da Maria Pia Alberzoni, Alfredo Lucioni, Maria Giuseppina Muzzarelli, Daniela Rando e Pietro Silanos. Il complesso e poliedrico tema generale è declinato qui al livello di quelle che potremmo chiamare microdinamiche, in cui risulta coinvolta una comunità cittadina che esercita forme di autogoverno in interazione con soggetti religiosi di diversa natura. Nel primo caso, l’indagine prende le mosse da una comunità di mulieres religiosae espressa dalla società cittadina di Cingoli (MC) nei suoi esponenti più rilevanti e entra poi in una complessa articolazione di rapporti tra governo comunale e un ulteriore soggetto religioso, l’episcopato di Osimo. Nel secondo caso, il soggetto religioso è costituito dai conventi locali dell’Ordine dei Frati Minori, oggetto di specifiche iniziative normative da parte di comunità cittadine che sostanziano con donazioni di varia tipologia l’accettazione della presenza minoritica e del ruolo dei frati al loro interno. Il consenso sedimentatosi attorno a queste decisioni apre tuttavia a sua volta il capitolo della compatibilità tra le pratiche economiche poste in essere e la regolamentazione degli enti religiosi. Spostandosi cronologicamente più avanti, nella seconda metà del Quattrocento, si affronta in tema, certo non nuovo, della promozione dei Monti di Pietà alla quale concorrono volontà dell’autogoverno locale e azione persuasiva di una predicazione affidata a un esponente della famiglia minoritica degli “Osservanti”. Lo scopo dell’indagine, tuttavia, è un tentativo di analizzare con più precisione, sulla base di alcuni casi ben documentati, le componenti specifiche di un intreccio già individuato, nell’intento di evidenziare specificità locali al di sotto del pattern che, ad un primo approccio, sembra ripetersi quasi identico in tutti i casi. In tutti e tre gli interventi notevole attenzione è dedicata agli spazi urbani in cui si inscrivono queste dinamiche: com’è noto, di notevole importanza sono i luoghi in cui sorgono le comunità di mulieres religiosae, le vicende insediative delle comunità di Frati Minori, l’individuazione di spazi idonei a fungere da sede dei Monti di Pietà.
Coordinatore: Roberto Lambertini
Relazioni:
Francesca Bartolacci, Mulieres religiosae e governance cittadina: a partire da S. Giacomo di Colleluce di Cingoli (MC)
Roberto Lambertini, Ottenere il consenso per il Monte: consigli cittadini e predicazione
Luca Marcelli, Tra iura propria e iura particularia: Ordini religiosi e governance della città medievale
Discussant: Maria Pia Alberzoni