Società Italiana per la Storia Medievale


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Coordinatore scientifico: Giuseppe Albertoni (Università di Trento)

Unità: Università di Trento

Giuseppe Albertoni (Responsabile di unità di ricerca; professore ordinario).
Giuseppe Albertoni insegna Storia medievale all’Università di Trento. I suoi principali interessi di ricerca riguardano il mondo carolingio e le società altomedievali (secoli VIII-XI) in una prospettiva comparativa tra storia politica, storia culturale e storia economica. Si è occupato anche di storia delle società alpine e dei rapporti tra medievistica e nazionalismo tra Otto e Novecento. Tra i suoi libri recenti si segnalano: Vassalli, feudi, feudalesimo, Roma, Carocci, 2015; L’elefante di Carlo Magno. Il desiderio di un imperatore, Bologna, Il Mulino, 2020. Ha curato con Simone M. Collavini e Tiziana Lazzari una Introduzione alla storia medievale, Bologna, Il Mulino, 2020 (seconda edizione).
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E-mail: giuseppe.albertoni@unitn.it

Manuel Fauliri (Assegnista di ricerca).
Manuel Fauliri si è laureato all’Università degli Studi di Padova con una tesi incentrata sulla figura di Berengario I, re e imperatore, e ha conseguito il dottorato di ricerca in Culture d’Europa. Ambiente, spazi, storie, arti, idee (curriculum: Studi storici) presso l’Università degli Studi di Trento con una tesi dal titolo Il beneficium tra dono e inalienabilità: indagine su uno strumento di relazione nel regnum Italiae (secc. VIII-X). I suoi interessi di ricerca vertono sulle dinamiche sociali ed economiche nell’Italia dal VI al X secolo, con particolare riguardo alla creazione delle reti di relazione attraverso gli scambi in una prospettiva che tenga conto anche dei contributi offerti dall’antropologia.
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E-mail: manuel.fauliri@unitn.it

Leonardo Sernagiotto (Assegnista di ricerca).
Leonardo Sernagiotto si è laureato in Storia medievale presso l’Università degli Studi di Padova, dove si è specializzato nello studio dell’alto medioevo, indagando in particolare la società italiana tra la tarda età longobarda e il periodo carolingio. Ha conseguito successivamente il titolo di dottore di ricerca presso l’Università degli Studi di Trento, esaminando la figura dell’imperatore Lotario I (795-855) e valutandone l’azione politica alla luce di una rilettura delle fonti storico-narrative di età carolingia. I suoi campi di interesse riguardano la costruzione e trasmissione della memoria, la comunicazione politica e la creazione di reti sociali.
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E-mail: leonardo.sernagiotto@unitn.it

Carlo Baderna (dottorando)

Carlo Baderna si è laureato in Diplomatica presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi sui libri iurium duecenteschi di Vercelli. Attualmente è dottorando in Culture d’Europa. Ambiente, spazi, storie, arti, idee (curriculum in Studi storici, XXXVII ciclo) presso l’Università di Trento, con un progetto sulla politica documentaria del comune di Vercelli (secoli XII-XIV). Il suo principale campo di ricerca riguarda la produzione documentaria delle istituzioni laiche bassomedievali.

E-mail: carlo.baderna@unitn.it

Unità: Scuola Normale Superiore di Pisa

Fabrizio Oppedisano (Responsabile di unità di ricerca; professore associato).
Fabrizio Oppedisano insegna Storia romana alla Scuola Normale Superiore. Si occupa prevalentemente di storia politica, istituzionale e amministrativa dell’impero romano tardoantico e dell’Italia ostrogota. Ha collaborato alla curatela della traduzione e del commento integrale delle Varie di Cassiodoro presso l’Istituto italiano per la storia antica (Roma, l’Erma di Bretschneider, 2014 ss.). È autore di due monografie: L’impero d’Occidente negli anni di Maioriano, Roma, l’Erma di Bretschneider, 2013; Il senato romano nell’Italia ostrogota (con A. La Rocca, Roma, l’Erma di Bretschneider, 2016). Recentemente ha curato una miscellanea sull’imperatore Antemio (Procopio Antemio imperatore di Roma, Bari, Edipuglia, 2020); sta preparando un commento al panegirico di Antemio (Erma di Bretschneider) e una monografia su Cassiodoro (Carocci). Attualmente dirige un progetto biennale presso la Scuola Normale Superiore su Romani e Germani. Storiografia e politica dall’Unità d’Italia al fascismo.
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E-mail: fabrizio.oppedisano@sns.it

Giovanni Alberto Cecconi (Professore ordinario).
Giovanni Alberto Cecconi insegna Storia Romana e Storia della Tarda Antichità presso l’Università di Firenze. I temi su cui vertono i suoi principali interessi e a cui ha dedicato la maggior parte dei suoi studi sono l’ideologia imperiale, la storia di Firenze romana, la storia amministrativa dell’Italia tardoantica, la storia sociale e religiosa della tarda antichità, e l’opera di alcuni autori come Simmaco, Agostino e Cassiodoro. È co-responsabile nazionale del progetto EDR (Epigraphic Database Roma) e co-curatore del progetto diretto da Andrea Giardina sulle Varie di Cassiodoro. Fa parte di comitati scientifici di riviste e collane specializzate. Ha al suo attivo circa 150 pubblicazioni, tra recensioni, saggi e monografie. Sta ultimando un volume sul Paganesimo nell’età delle migrazioni.
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E-mail: giovannialberto.cecconi@unifi.it

Marco Cristini (Assegnista di ricerca).

Marco Cristini si è laureato in Storia Medievale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore con una tesi sul regno ostrogoto. Ha poi conseguito il titolo di dottore di ricerca in Scienze dell’Antichità  presso la Scuola Normale Superiore (maggio 2020) con una dissertazione incentrata sulla politica esterna dei successori di Teoderico. I suoi interessi di ricerca riguardano l’Italia ostrogota e la comunicazione politica nel sesto secolo, con una particolare attenzione alle opere di Cassiodoro e Procopio di Cesarea.
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Email: marco.cristini@sns.it

Carlo Ferrari (Assegnista di ricerca)

Carlo Ferrari è stato allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa e dell’Università di Pisa, dove si è laureato nel 2014 con una tesi sul “Panegirico di Antemio” di Sidonio Apollinare. Nell’aprile 2019 ha conseguito il titolo di dottore di ricerca in Studi Storici presso l’Università di Firenze con un lavoro sui culti e i rituali pagani nella Gallia tardoantica, di prossima pubblicazione. Dal 2019 al 2021 è stato borsista presso l’Istituto Italiano per gli Studi Storici di Napoli, con un progetto sulla vita e l’opera dello storico delle religioni svizzero Karl Meuli. I suoi interessi di ricerca vertono principalmente sulla religione nella Tarda Antichità e sugli scambi e le interazioni culturali tra popolazioni provinciali romane e popolazione barbariche alla fine dell’impero romano e nell’età altomedievale.

Nicolò Anegg (dottorando)

Nicolò Anegg si è laureato in Scienze storiche presso l’Università degli studi di Padova, con una tesi
in storia altomedievale volta a indagare, tramite lo studio delle fonti prodotte dal monastero di San Gallo, il tema della corruzione comitale nell’area Alamanna tra l’VIII e il IX secolo. Attualmente frequenta il dottorato (XXXVI ciclo) in Scienze dell’Antichità presso la Scuola Normale Superiore, con un progetto intitolato: “Essere comes nell’Alto Medioevo. Pratiche, ostilità e opportunità di un funzionario in mobilità (sec.VI-VIII)”. I suoi interessi di ricerca sono rivolti allo studio in chiave sociale delle problematiche relative alla carica comitale di epoca tardoantica e altomedievale (autorappresentazione, strategie di integrazione, rapporto centro periferia connesso alla mobilità funzionariale), con un focus specifico sull’Italia ostrogota, valutata attraverso le “Varie” di Cassiodoro.

Unità: Università di Padova

Gianmarco De Angelis (Responsabile di unità di ricerca; professore associato).
Gianmarco De Angelis è ricercatore in Storia medievale presso l’Università degli Studi di Padova ed è stato Visiting Research Fellow presso il King’s College London, dove ha svolto attività di ricerca negli anni 2012-2014 nell’ambito del progetto internazionale The Making of Charlemagne’s Europe (http://www.charlemagneseurope.ac.uk/). Coltiva prevalentemente filoni d’indagine che, fra età longobarda ed esordi del movimento comunale, hanno per oggetto l’analisi della produzione documentaria nei suoi rapporti d’interazione con le istituzioni civili ed ecclesiastiche e nelle sue funzioni di rappresentazione politica delle élites urbane. Tra i suoi ambiti di studio, anche in prospettiva di ricostruzione storiografica, rientra il problema delle deliberazioni collettive e delle votazioni a maggioranza nei comuni italiani: tema che sta attualmente sviluppando con riferimento alle istituzioni assembleari dell’Europa carolingia. Un ulteriore ambito di ricerca è rappresentato dalla storia della medievistica fra Otto e Novecento, con particolare riguardo per certi profili biografici (Manaresi, Mazzi, Ruffini, Schiaparelli, Torelli) e per le operazioni di selezione e pubblicazione delle fonti documentarie, analizzate anche nei loro presupposti d’impegno civile e ideologico e come specchio di più vasti piani di organizzazione della cultura storica nell’Italia postunitaria. Ha inoltre all’attivo edizioni di fonti documentarie dei secoli IX-XII, tra cui (in collaborazione con C. Mantegna e L. Pani) il volume XCIX di Chartae Latinae Antiquiores, second series, Italy 71 (Brescia, Cremona, Udine, Venezia), Dietikon-Zürich 2018.
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E-mail: gianmarco.deangelis@unipd.it

Matteo Bagarolo (Dottorando).
Laureato in Storia medievale presso l’Università di Torino, è attualmente dottorando presso le Università di Padova, Verona e Venezia Ca’ Foscari (XXXIV ciclo), con un progetto di ricerca su Il potere episcopale nel regnum Italiae carolingio. Ideologia e pratiche di potere. I suoi principali oggetti di ricerca riguardano le pratiche culturali e documentarie, la mobilità di testi e di idee e l’elaborazione delle categorie concettuali attraverso le quali si strutturò l’immagine del vescovo carolingio.
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matteoroberto.bagarolo@phd.unipd.it

Federico Feletti (dottorando)

Federico Feletti si è laureato in Scienze storiche presso l’Università degli studi di Padova, con una tesi in storia altomedievale e diplomatica sulla ricezione della normativa longobarda e carolingia nella documentazione dell’Italia settentrionale tra i secoli VIII e IX. Ad oggi prosegue gli studi all’interno del dottorato in Studi storici, geografici e antropologici delle Università di Padova e Ca’ Foscari (XXXVI ciclo) con un progetto intitolato Le leggi e le persone. Il pluralismo giuridico nell’Italia altomedievale tra mobilità dei soggetti, circolazione di tradizioni normative e usi identitari (secoli VIII-X). I suoi interessi di ricerca sono volti a studiare l’Italia carolingia e post-carolingia attraverso lo specchio delle pratiche giuridiche che emergono soprattutto dalla documentazione privata, indagando sia i legami con le diverse tradizioni normative, sia i rapporti con il complesso di strategie messe in atto dai soggetti su vari livelli (politico, sociale, etnico-identitario, memoriale).

E-mail: federico.feletti@phd.unipd.it

Maria Cristina La Rocca (Professoressa ordinaria).
Maria Cristina La Rocca insegna Storia medievale e History of the Early Middle Ages. I temi su cui vertono i suoi interessi di ricerca sono la società altomedievale (secoli VI- X) in una prospettiva ampia e interdisciplinare che comprende la storia delle città, le trasformazioni degli spazi e dei riti funerari, la storia di genere e delle donne. Partecipa, insieme a Géneviève Buhrer Thierry al progetto quinquennale dell’École Française de Rome Les communeautés dans l’haut Moyen Age e con Michel Lauwers al progetto Transition Funéraires. Tra i suoi libri recenti si segnala: Tempi barbarici, Roma, Carocci, 2012 (con Stefano Gasparri) ; ha in preparazione la biografia di Teoderico.
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E-mail: mariacristina.larocca@unipd.it

Laura Pani (Professoressa ordinaria).
Laura Pani è professore associato di Paleografia latina e di Diplomatica all’Università di Udine. Si occupa di storia della scrittura latina nell’alto e basso medioevo, con un’attenzione particolare rispettivamente ai codici carolingi e alle scritture corsive, di tradizioni manoscritte (in particolare di quella dell’Historia Langobardorum di Paolo Diacono), di edizione di fonti documentarie e di descrizione e catalogazione dei manoscritti. Nel 2018 ha pubblicato, in collaborazione con Cristina Mantegna e Gianmarco De Angelis, il volume 99 delle Chartae Latinae Antiquiores – 2nd Serie.
Partecipa ai progetti ERC Advanced Grant EMoBookTrade – The Early Modern Book Trade: An Evidence-based Reconstruction of the Economical and Juridical Framework of the European Book Market (P.I. Angela Nuovo) e Origines, structures et fonctions des cartulaires italiens (XIe-XIIIe siècle) (École française de Rome).
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E-mail: laura.pani@uniud.it

Igor Santos Salazar (Ricercatore).
Igor Santos Salazar (PhD Università di Bologna e Salamanca) ha svolto incarichi di ricerca in università italiane, spagnole e britanniche. È stato inoltre Marie Skłodowska-Curie Researcher all’Università dei Paesi Baschi (2017-2019). È autore di vari saggi incentrati sul territorio, il potere e la società dell’alto medioevo in Castiglia e Italia. Ha in preparazione una monografia sulla Lombardia carolingia (774-924).
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E-mail: igor.santossalazar@unitn.it

Francesco Veronese (Ricercatore).

Francesco Veronese è attualmente ricercatore a tempo determinato di tipo A presso l’Università degli Studi di Padova. Ha conseguito il dottorato in Storia del Cristianesimo e delle Chiese presso l’Università di Padova, in cotutela con l’Université Paris 8 Vincennes-Saint-Denis, nel 2012. Ha in seguito svolto attività di ricerca come assegnista presso l’Università di Padova, nell’ambito del PRIN 2011 Conflitti sociali, strutture parentali e comunità locali nell’Italia altomedievale (VIII-XI secolo), P.I. Stefano Gasparri (Università di Venezia Ca’ Foscari), unità di ricerca di Padova (2014-2016); e come borsista presso l’Istituto Storico Italiano per il Medioevo di Roma (2017-2019). I suoi interessi di ricerca comprendono l’agiografia, il culto dei santi e delle reliquie e la mobilità di persone e oggetti in epoca carolingia; la trattatistica morale, la maschilità e i rapporti di genere; l’alimentazione e le sue rappresentazioni nell’alto medioevo.

E-mail: francesco.veronese.3@unipd.it

Unità: Università di Ca’ Foscari, Venezia

Stefano Gasparri (Responsabile di unità di ricerca; professore emerito).
Stefano Gasparri insegna Storia dell’alto medioevo all’Università Ca’ Foscari di Venezia. I suoi interessi di ricerca riguardano l’età longobarda, i primi secoli della storia di Venezia e il periodo carolingio in Italia. Si è occupato inoltre, per i secoli centrali e tardi del medio evo, della cavalleria nelle città italiane centro-settentrionali. Tra i suoi lavori più recenti si segnalano: Voci dai secoli oscuri. Un percorso nelle fonti dell’alto medioevo, Roma, Carocci, 2017; The First Dukes and the Origins of Venice, in S. Gelichi and S. Gasparri (eds.), Venice and Its Neighbors from the 8th to 11th Century. Through Renovation and Continuity, Leiden-Boston, Brill, 2017, pp. 5-26; La migrazione longobarda in Italia tra mito e realtà, in Le migrazioni nell’alto medioevo, Settimane del CISAM 66, I, Spoleto, CISAM, 2019, pp. 375-393; Desiderio, Roma, Salerno, 2019.
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E-mail: gasparri@unive.it

Francesco Borri (Professore associato).
Francesco Borri ha lavorato molti anni all’Institut für Mittelalterforschung dell’Österreichische Akademie der Wissenschaften di Vienna prima di essere assunto come RTDb all’Università Ca’ Foscari di Venezia, dove insegna Storia medievale. I suoi interessi di ricerca si concentrano sui secoli altomedievali, le identità aristocratiche, il paganesimo e la navigazione. Tra i suoi lavori più recenti: Alboino: frammenti di un racconto (VI–XI s.), Roma, Viella, 2016; ‘A Placid Island: H.P. Lovecraft’s Ibid’, Lovecraft Annual, 18 (2018), pp. 105–135 e I Longobardi a Venezia: scritti per Stefano Gasparri, HAMA, 40, Turnhout, Brepols, 2020, che ha curato assieme a Irene Barbiera e Annamaria Pazienza.
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E-mail: borri@unive.it

Anna Rapetti (Professoressa associata).
Anna Rapetti è professoressa associata all’università Ca’ Foscari di Venezia, dove insegna Storia medievale ed Esegesi delle fonti medievali. I suoi interessi di ricerca si incentrano sulla storia del monachesimo e dei movimenti religiosi come fattori di innovazione nei processi di evoluzione istituzionale nei secoli centrali del medioevo. Studia i fenomeni monastici e i loro rapporti con le autorità laiche ed ecclesiastiche e con la società, con particolare riferimento alle comunità di Venezia. Studia inoltre le campagne dell’Italia settentrionale tra pieno e basso medioevo, le trasformazioni del paesaggio rurale e dell’ambiente, l’evoluzione degli insediamenti e della proprietà fondiaria. Tra i suoi lavori recenti si segnalano: La terra degli uomini. Campagne dell’Italia medievale, Roma, Carocci, 2012; Il lavoro dei monaci, in Storia del lavoro in Italia. Il Medioevo. Dalla dipendenza personale al lavoro contrattato, a cura di F. Franceschi, Roma, Castelvecchi, 2017, pp. 94-119; Uscire dal chiostro. Iniziative di riforma e percorsi di autonomia di un monastero femminile (Venezia, XII secolo), in «RM Rivista», 20 (2019), pp. 127-153.
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E-mail: rapetti@unive.it

Maddalena Betti (Assegnista di ricerca).

Maddalena Betti ha conseguito il dottorato di ricerca presso la scuola di dottorato in Scienze storiche dell’Università degli Studi di Padova, in cotutela con L’Université Paris 1 – Panthèon-Sorbonne, con una tesi intitolata “La formazione della Sancta ecclesia Marabensis (858-882). Fonti e linguaggi di un progetto papale”. Ha condotto ricerche sulla periferia orientale dell’impero carolingio occupandosi della storia politica ed ecclesiastica della Moravia nel IX secolo. Si occupa inoltre della storia papale e della storia della città di Roma tra VIII e X secolo per indagare, in particolare, le forme dell’identità aristocratica romana. Tra i suoi lavori si segnalano la monografia The Making of Christian Moravia (858-882). Papal Power and Political Reality, praef. T.X. Noble, Leiden-Boston, Brill, 2014 (East Central and Eastern Europe in the Middle Ages, 450-1450 24) e gli studi Incestuous Marriages in the Late Carolingian Ravenna. The causa Deusdedit (878-881) «Early Medieval Europe» 23 (2015) pp. 457-77; Le ragioni di una caduta. Il collasso della Grande Moravia tra fonti scritte e archeologiche «Reti medievali» 17, (2016) p. [1]-[16]; Affari di frontiera. Politica e commercio in Europa centrale tra VII e fine IX secolo, in The Age of Affirmation: Venice, the Adriatic and the Hinterland between the 9th and 10th Centuries, Turnhout, Brepols, 2018, pp. 59-78 e Sull’uso del titolo di senatrix. Strategie di definizione e di rappresentazione di una parentela a Roma nel X secolo, in «Nuova rivista storica», 104, 2 (2020) 627-60.
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Giulia Zornetta (Assegnista di ricerca)

Giulia Zornetta ha conseguito un dottorato di ricerca su potere e storia dei conflitti
nell’Italia meridionale longobarda presso il consorzio delle università di Padova, Venezia e
Verona, in cotutela con l’Università di St. Andrews. Ha recentemente concluso un assegno
di ricerca sulla mobilità accademica tra medioevo e prima età moderna nell’ambito del
progetto di eccellenza Mobility&Humanities del DiSSGeA, Università di Padova e un
assegno di ricerca nell’ambito del PRIN Fiscal Estate In Medieval Italy: Continuity And
Change (9th-12th centuries)
presso l’Università Roma Tre. I suoi interessi di ricerca
vertono sulla storia politica e sociale dell’Italia meridionale longobarda, in particolare sulla
costruzione dell’autorità pubblica, il rapporto tra élites e potere, la negoziazione dei
conflitti. Tra i suoi lavori si segnala Italia meridionale longobarda. Competizione, conflitto e
potere politico a Benevento (secoli VIII-IX)
, Roma, Viella, 2020.

E-mail: giulia.zornetta@gmail.com